Fin dalla sua comparsa in politica, la discesa in campo, come la chiamava lui, non c’è nulla che mi abbia accomunato con Silvio Berlusconi e la sua filosofia di vita, ma ora che il vecchio leone è quasi in caduta libera, se non altro mi è diventato simpatico…

Ora che la corte che, negli anni, lo ha osannato, lusingato, adulato, ora che lo considera politicamente finito e si affretta a scendere dal suo carro, e magari pure lo sfotte e lo sbeffeggia senza pudore con “codardo oltraggio”, ora che appare la patetica ombra di se stesso e si affanna a dipingersi come un grande statista alla De Gasperi, e gli antichi adulatori non fanno neppure finta di credergli ma ci sghignazzano su, insomma ora che la barca affonda, io vi salgo sopra per un senso di umana vicinanza.

Che vi devo dire? C’è chi ama salire sul carro dei vincitori, e chi su quello dei perdenti…

(r. g.)