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Matteo Renzi e la “marchetta vietnamita”…

Pubblicato martedì 10 giugno 2014 alle 21:30:33 - By Romano Garofalo

 

 

Vignetta di Mario Airaghi

 

E così il nostro Matteo è partito per il Vietnam con la sua valigetta 24 ore in mano e il solito codazzo di industriali e uomini d’affari per fare una bella “marchetta” e vendere il sistema – Italia e le sue eccellenze  produttive agli ex-nemici dell’occidente libero: il regime vietnamita.
 
Che c’è di strano, direte voi: avevamo al governo un venditore che vendeva soprattutto “pro domo sua”, ora ne abbiamo uno che vende, si pensa e si spera, a favore del Paese.
 
Matteo Renzi si è mosso secondo la consuetudine che, da tempo, orienta l’azione politica dei governanti di tutto il mondo: cancelliera Merkel in testa. Peraltro, le aggregazioni umane tendono quasi sempre a formarsi per motivi utilitaristici, per reciproco interesse, quasi mai per fratellanza umana e senso di comune appartenenza. 
 
L’unico che sembra ancora credere all’amore disinteressato tra i popoli e gli individui è papa Francesco, ma in fondo anche lui fa il suo mestiere: mentre Cesare pensa ai corpi, lui si occupa delle anime e di riservarci un degno posto nell’al di là.
 
Di che lamentarci, dunque? Ci serve qualcos’altro?
 
A me forse manca qualche intellettuale veramente libero che non pensi alla cura del corpo e tantomeno a quella dell’anima, ma faccia semplicemente il suo mestiere che è quello di raccontarci la verità…
 
Chiedo troppo? Forse si, perché se ne vedono pochi in giro: al mercante che governa il mondo, questo genere di persone non piace proprio…(r.g.)
 

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