





News
DONNE DU DU DU di Pietro Vanessi & Lucilla Masini
Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...
L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
Per tutto il mese di Luglio si terrà presso la Biblioteca Marconi di...
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...


Metti un posto a tavola per un extracomunitario.
Pubblicato lunedì 20 gennaio 2014 alle 19:30:57 - By Romano Garofalo
Vignetta di Andrea Bersani
A onor del vero, devo dire che certi attacchi alla ministra Kyenge da parte degli esponenti della Lega, in primo luogo il senatore Calderoli, e poi l’onorevole Bonanno, sono “strumentali”, cioè funzionali alla ricerca di un consenso, in buona parte perduto, dei loro elettori, in quanto in vent’anni di attività politica hanno ottenuto ben poco se non, per alcuni loro esponenti di primo piano, di mettere le mani…nella torta.
Ma il problema è proprio questo. Attacchi così beceri sono in grado di catturare consenso? Se così fosse, ed io non lo credo, bisognerebbe fornire ad ogni leghista una clava, una caverna e un albero su cui dondolare, tanto per farli divertire ed evitare che facciano danni, ma perché non lo credo ed ho anche massimo rispetto per l’elettorato leghista, mi permetto di suggerire alcune proposte alternative atte a favorire l’integrazione tra i leghisti, gli extracomunitari e gli Italiani:
• Al fine di creare le condizioni per una reciproca conoscenza, ogni famiglia leghista dovrebbe ospitare a casa sua, per un certo periodo di tempo, uno dei tanti extracomunitari che, periodicamente, sbarcano con i gommoni nel nostro paese.
• Dovrebbero essere organizzati “viaggi premio” nell’isola di Sumatra per studiare usi, costumi ed abitudini degli oranghi che sono molto più “civili” di quanto il senatore Calderoli possa pensare.
• Ed infine, dovrebbe essere intensificato lo scambio culturale tra Padani ed Italiani che ci mostrano che ci sono più elementi che ci uniscono rispetto a quelli che ci dividono, e favorire in questo modo la reciproca integrazione. (r.g.)