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Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...
L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
Per tutto il mese di Luglio si terrà presso la Biblioteca Marconi di...
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...


Brexit: il ritorno del figliol prodigo…
Pubblicato mercoledì 29 giugno 2016 alle 09:29:17 - By Marco Vuchich
Vignetta di Vukic
Dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’ Unione Europea, sembra che gli inglesi si siano già pentiti, e molti di loro stiano organizzando dei “barconi” per attraversare la Manica e fare ritorno nel vecchio continente.
Varia ed articolata è la risposta dei principali membri della UE.
FRANCIA: è disponibile a riaccogliere i transfughi del Regno Unito, ma a condizione che abbandonino l’inglese a favore della lingua francese, e adottino la Marsigliese come inno nazionale.
GERMANIA: la Cancelliera Merkel si è dimostrata più conciliante, ma ha comunque preteso che i nuovi arrivati abbiano già una prospettiva di lavoro e che conoscano a memoria tutti gli episodi di Heidi, il cartone animato particolarmente amato dal popolo tedesco.
ITALIA: più intransigente si è dimostrata l’Italia, con Daniela Santanchè che “inglesi e o non inglesi”, i barconi devono essere tutti bucherellati ed affondati.
Come concessione di buona volontà verso gli ex amici, si può solo concedere che i barconi siano prima abbandonati dagli abitanti della perfida Albione.
Matteo Salvini, invece, ripete il suo solito mantra: ”gli inglesi? Aiutiamoli a casa loro”…