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Il politichese 2.0

Pubblicato giovedì 31 marzo 2016 alle 10:08:11 - By Nicola Luccarelli

Il " Politichese" dei nostri politici...

 

Vignetta di Ignazio Piscitelli

 

Ah, i bei vecchi tempi in cui politici erano i fautori del nonsense. Ah, quando i politici tutto casa e chiesa parlavano in pubblico, nessuno li capiva, ma tutti applaudivano e annuivano estasiati. Sì, il politicamente corretto ha segnato un' epoca, quella della Democrazia Cristiana che in Italia ha comandato per anni e anni.


La grande balena bianca (Moby Dick lasciamola perdere), navigava in acque nazionali e internazionali, esprimendo il proprio potere con una parola garbata, senza strepiti nè urla, ma con un fare pacato e per nulla scontato. Che belli i tempi in cui i politici si capivano solo fra di loro, al popolo spettava solo di raccogliere i cocci che lasciavano con le loro azioni avventate.


Ma come spesso accade, i tempi cambiano e anche il modo di parlare dei nostri cari abitanti del parlamento. Oggi si va di corsa e per questo si è più diretti, ci si rivolge al popolo in maniera chiara, dibattendo con questo interlocutore sempre pronto a prostrarsi per l' ennesimo calcio in c..o.


Certo, la rivoluzione tecnologica ha aiutato, e non poco, questi signori a farsi un numero ridotto di amici e molti nemici, ma come diceva un vecchio saggio o comandante o imperatore, ora non ricordo: più nemici più onore, perciò il gioco vale sempre la candela.


Siamo entrati in una nuova era, in cui il politico prova a mettersi nei panni del cittadino, ma per come stanno andando le cose, il povero cittadino si è venduto pure quelli, grazie al contributo di questa classe dirigente. A questi signori conviene, ancora, scendere in campo? Io, fossi in loro, starei in panchina e voi?


 Nicola Luccarelli

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