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Un pericoloso sovversivo sembra si aggiri per i banchi di Palazzo Madama: l’onestà.

Pubblicato martedì 24 giugno 2014 alle 21:40:22 - By Romano Garofalo

 

Vignetta di Roberto Mangosi

 

Fedele all’antico e collaudato motto: ”Se lo incontri, lo eviti…”, ogni senatore adotta suoi specifici, particolari accorgimenti per non incorrere nel fastidioso tarlo che si può subdolamente insediare nella coscienza di ciascuno di noi.
 
C’è chi si nasconde dietro lo scranno della presidenza, più alto degli altri e, da quella postazione, spera di non essere individuato dal pericolo pubblico numero uno di molti politici e, se scoperto, si da’ a precipitosa fuga dribblando più di un onesto proposito per non incorrere in un improvviso attacco di onestà che non gli avrebbe portato alcun vantaggio sul piano   economico.
 
C’è chi, minacciato nelle sue tasche, rigonfie di denaro ingiustamente guadagnato, da un virus dispettoso che non sembra rispettare neppure il più ladro dei politici, se lo incontra fa finta di non conoscerlo, lo guarda di sottecchi, pronto ad inventare le scuse più fantasiose al fine di evitare di essere colpito da “improvvisa onestà” e restituire il maltolto.
 
C’è chi, infine, combattivo e battagliero sfida il virus e si presenta in TV per affermare, urbi et orbi, che lui non lo teme avendo fatto professione di onestà tutta la vita, e se si ritrova qualche milione di euro sul suo conto, di dubbia provenienza, questo lo si deve a qualche suo nemico politico, ed è cronaca di questi giorni, che lo ha voluto screditare scagliandogli addosso il pericoloso virus al fine di redimerlo ed indurlo a fare un umiliante atto di costrizione  e pubblico pentimento.
 
L’unico a non avere siffatti problemi è proprio lui, l’italiano medio, che non teme che l’insidioso virus dell’onestà possa portargli via gli ormai “rimpianti” risparmi, ottenuti con anni di onesto e duro lavoro.(r.g.)
 
Vignetta di PV - Pietro Vanessi
 

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