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Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...
L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
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Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...
“Il Mondo in una Vignetta” di Alfio Krancic: Storia d’amore e perversione “Quella volta che Matteo Renzi e Angela Merkel si incontrarono”…
Pubblicato lunedì 15 dicembre 2014 alle 16:24:46 - By Alfio Krancic
Sigmund Freud ci ha insegnato che il nostro carattere si forma già nei primi anni di vita, per cui il contrasto, a volte aspro, a volte addolcito da amorosi sensi, tra Matteo Renzi ed Angela Merkel ha origini antiche.
La Cancelliera sembra che, da piccolissima, sia stata allevata da una balia di origine prussiana che le ha inculcato una rigida disciplina militare che, negli anni a seguire caratterizzerà tutti i suoi rapporti professionali ed affettivi.
Matteo, cresciuto tra le dolci colline alle porte di Firenze, dimostrò subito d’essere d’indole più mite e tollerante, ancorché condita spesso da una certa asprezza che maturò e si irrobustì per reazione ai compagni di gioco che lo tormentavano non poco per questa sua ingenua propensione e fiducia verso il prossimo.
Ed ecco che un bel giorno il ragazzotto fiorentino si avviò, di buon passo e speranzoso, verso la capitale Berlino. Cammina, cammina… e all’improvviso eccoci al fin giunti al fatale incontro.
Subito il nostro Matteo, alla vista di cotanta conturbante magnificenza, sfodera quello che ritiene un irresistibile sorriso, tante volte usato con le ragazze di paese, e chiede alla Cancelliera maggiore flessibilità per avviare la ripresa dell’economia del nostro paese. Frau Merkel, pur con un atteggiamento sessualmente ambiguo e provocatorio, risponde che la stabilità dei conti pubblici non può essere messa in discussione.
Matteo, pur sorpreso e tratto in inganno dall’atteggiamento a suo modo invitante della Merkel, non demorde ed utilizza di nuovo l’arma della seduzione per coinvolgere e blandire la rigidità teutonica della Cancelliera che però insiste sulla politica del rigore e lo invita a fare i compiti… Matteo allora prende subito foglio e penna e comincia furiosamente a far di conto, anche senza l’uso del pallottoliere, ma Angela lo bacchetta bonariamente con un nerbo di bue e gli spiega che non sono quelli i compiti richiesti… e via di questo passo…
Chi ha detto che la storia è fatta dai princìpi e dalle idee, e non piuttosto da una balia prussiana e da pianeggianti colline, dolci ed accoglienti…