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“Il Mondo in una Vignetta” di Cecigian: Matteo Renzi e i sindacati - l’epico duello…
Pubblicato venerdì 21 novembre 2014 alle 09:19:21 - By Cecigian
Lo scontro di questi giorni tra Matteo Renzi e i sindacati, i segretari Camusso e Landini in testa, ricorda i famosi duelli dei film di Sergio Leone “Per un pugno di dollari” < quando un uomo col fucile incontra un uomo con la pistola, quello con la pistola è un uomo morto >, affermava deciso Gian Maria Volontè, salvo poi ricredersi a sue spese; oppure “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”.
Secondo il Premier “il Buono” sarebbe sicuramente lui, “Il Brutto” sono Landini e Camusso e i rispettivi sindacati che lo contrastano aspramente e “il Cattivo” sono gli scioperandi, cioè i vari licenziati, cassintegrati, giovani senza lavoro, che sono decisamente incazzati.
Provate ad immaginare l’epico scontro, nella piazza assolata e deserta, sotto l’orologio del campanile che suona immancabilmente le dodici. Ecco che avanza Matteo Renzi, il passo lento ma deciso, senza incertezze, senza un attimo di esitazione. Dall’altra parte Camusso e Landini lo aspettano, fermo il piede, saldo il cuore, espressione gelida ed impenetrabile in volto.
Improvvisamente Matteo estrae dalla fondina della sua giacca doppiopetto un decreto governativo con cui elimina l’articolo 18. Landini e Camusso rispondono all’istante con uno sciopero generale… Ma subito il Premier fa ricorso alla “maggioranza silenziosa”, quella che, a suo dire, non va in piazza a protestare, ma se ne sta a casa e lo sostiene. Mantiene poi come riserva la sua arma segreta… che poi tanto segreta non è: l’appoggio di Confindustria e del suo segretario Squinzi.
Interviene nello scontro anche il partito dei pensionati con la sua battagliera segretaria Carla Cantone che lancia contro il primo ministro una nutrita schiera di settantenni ed ottantenni che, al grido di “uova marce al tiranno” e “pane e dentiera”, rivendicano a gran voce il loro diritto ad una sopravvivenza dignitosa.
… e lo scontro prosegue con alterne vicende e continui scambi di fronte. Chi riuscirà a prevalere sull’avversario ed a fregiarsi dell’ambita palma della vittoria? Nei film di Sergio Leone vince sempre “il Buono”. Sicuramente, pertanto, Matteo Renzi pensa che la stessa cosa capiterà anche a lui. Ma i film sono film, e la vita reale è la vita reale… per cui, Caro Matteo, “occhio alla penna”, come diceva il tacchino alla vigilia di Natale…