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Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
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L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
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“Il Mondo in una Vignetta” di Kurt: I tormenti di nonno Giorgio…
Pubblicato giovedì 18 dicembre 2014 alle 14:48:19 - By Kurt
Serve una legge per restituire il maltolto da parte dei politici corrotti.
Serve una legge per sanzionare il falso in bilancio.
Serve una legge per combattere l’autoriciclaggio.
Serve una legge per cacciare i pregiudicati dal parlamento.
Serve una legge per confiscare tutti i beni ai mafiosi.
Già, serve una legge per tutto ciò che in Europa è “la norma”, e non necessita di alcuna legge. Ebbene Giorgio Napolitano non si preoccupa tanto di questo, quanto teme piuttosto “il vento dell’antipolitica”.
Napolitano è uomo d’altri tempi, ha attraversato il periodo bellico e gli anni travagliati che lo hanno preceduto, e sa che una diffusa ostilità verso i partiti può portare a pericolose avventure politiche (Fascismo docet).
A tutto ciò nonno Giorgio pensa, mentre si accinge ad abbandonare il suo alto ufficio. «Già, ora però sono altri tempi, il nostro paese è saldamente inserito nell’Unione Europea… che ci può mai succedere?»... Si rassicura un po’ il Presidente, ma poi gli passa per la mente che Matteo Salvini, sull’onda della diffusa antipolitica, potrebbe diventare il nuovo Ministro per le politiche sulla immigrazione.
«Certo, questo sarebbe un bel guaio» commenta tra sé nonno Giorgio… «e magari Gianroberto Casaleggio, ministro dell’economia, che decide la politica economica del governo tramite la consultazione in rete dei bottegai e dei commercianti grillini che, secondo lui, hanno il vero polso della situazione del paese» Nonno Giorgio comincia a sudare un po’…
«… e poi Beppe Grillo, l’Eliminator, alla presidenza del consiglio, che manda affanculo tutti gli europeisti convinti, ed espelle dal paese tutti quelli che non la pensano come lui»… per un attimo, come in un film, attraversa la mente del Presidente la lunga schiera degli esiliati che si avviano mestamente al confine, e lui, vecchio e stanco, davanti a tutti…
«Questo poi no, no, no»…Giorgio Napolitano che è partenopeo, comincia a fare vistosi scongiuri: «Corno, bicorno, malocchio, prezzemolo e finocchio» …«E infine, alla Presidenza della Repubblica ci va lui, l’ex Cavaliere che, riabilitato e rimesso in gara dal “Patto del Nazareno”, ora ha fatto “il Patto del Papocchio” con i nuovi padroni del vapore e, come primo atto, ha istituito il “Bunga Bunga presidenziale”».
«QUESTO È ASSOLUTAMANTE INTOLLERABILE», urla a gran voce il presidente «QUELLO LÀ, PROPRIO NO… È TROPPO… Quasi quasi me ne resto qua a difendere il fortino anche per il terzo Millennio», si rincuora il vecchio presidente…