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Gli uomini sono tutti poeti perché si esprimono in versi, soprattutto di notte quando dormono
Pubblicato mercoledì 21 maggio 2014 alle 20:57:18 - By Alessandra Pelegatta
Se dormite, lui vi sveglia. Se siete sveglie, vi impedisce di addormentarvi. E così, non c’è rimedio al suo russare, a quel rantolo fastidioso e irritante, a quegli sbuffi da locomotiva dell’800, a quei fischi e a quei ronzii al cui confronto, una zanzara d’estate sembra una tisana rilassante.
Lui non vuole saperne di dormire sul divano perché è scomodo, allora voi provate con tutte le tecniche e i rimedi che trovate in giro. Dagli spray che in teoria dovrebbero ridurre l’intensità dei grugniti e che, invece, stimolano ulteriormente le sue secrezioni nasali - facendogli fare ancora più versi -, ai cerotti che allargano il naso i quali, oltre a farli sembrare dei pugili suonati, gli fanno passare ancora più aria dalle narici, con conseguente aumento dell’attività russatoria; dai cuscini anatomici - l’invenzione più pacco di tutta la storia delle invenzioni-pacco - che tramutano i rantoli in inquietanti nitriti equini, fino ai rimedi della nonna, quali tisane, erbe, decotti e impiastri da mettere sul petto per sciogliere le mucose.
Tutto inutile: non solo il russare aumenta, ma in più lui dormirà ancora più beatamente del solito, lasciandovi nella più cupa disperazione. E non saranno di consolazione i calci agli stinchi sotto le lenzuola o il tappargli il naso per alcuni secondi, con la tentazione di non mollare la presa fino a quando non annasperà in cerca d’aria (e così, a quel punto, potrete finirlo soffocandolo con il cuscino anatomico, che almeno si rivelerà utile a qualcosa).
Passerete le vostre nottate a fare il richiamo del gatto, a rigirarvi nel letto in cerca di una soluzione definitiva al problema, oppure con il terrore che i tappi nelle orecchie vi si innestino nel cervello.
Al colmo della beffa, la mattina dopo lui vi dirà: “Sai cara che stanotte ti ho sentita russare? Devi fare qualcosa per questo problema!”.

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