Si, lo sappiamo: son tempi duri. Vi hanno appena licenziato, o stanno per licenziarvi, siete in cassa integrazione oppure non trovate lavoro, o il lavoro ce l’avete, ma temete per un futuro incerto, vostra moglie non assolve a quelli che, una volta, venivano definiti “doveri coniugali”: in altre parole “non ve la dà” perché non siete più in grado di portare il grano a casa, la suocera non vi chiama più per nome, ma vi indica come “quello là”, vostro figlio vi considera un autentico pirla e ridacchia con gli amici alle vostre spalle, infine il vostro fedele cane, da quando gli rifilate ossi del tutto privi di qualche brandello di carne attaccata, non scodinzola più al vostro arrivo, ma si gira un po’ sdegnato e fa finta di non conoscervi… Che fare? Sfidate la sorte avversa, cercate di vedere il bicchiere sempre “mezzo pieno”, e sorridete alla vita…

Eh, si, cari scoraggiati amici: l’ottimismo è il sale della vita e illumina dei suoi benefici influssi anche l’esistenza più monotona e grigia. E quando vi sentite stanchi, delusi, nulla va come dovrebbe andare, il pessimismo vi rincorre e vi pervade al punto che se incontrate un gatto nero lo fate passare per primo, e quasi vi scusate con lui pensando di “portargli sfiga”, ricordate sempre che, come disse Rossella O’Hara nel celebre film Via col vento, “domani è un altro giorno”. Salutatelo, pertanto, con grande fiducia perché, ne siamo sicuri, vi regalerà grandi e significative novità che potranno rivoluzionare la vostra vita , e se poi andate a dormire esclamando la classica frase: “Anche oggi, una giornata di merda”, non angustiatevi più di tanto e ricordate che, prima o poi, un raggio di sole splende anche per voi…

Infine, diciamo la verità, voi, chiusi in un vostro ostinato individualismo, poco partecipate ai problemi del vostro prossimo, altrimenti vi accorgereste che anche gli altri hanno i loro bei problemi… Prendete, ad esempio, Silvio Berlusconi. A breve, a seguito della condanna definitiva per frode fiscale, dovrà andare ai servizi sociali in una comunità… E’ vero che, prima, sembra che la comunità se la sia comperata, per cui Silvio Berlusconi dirà a Silvio Berlusconi quello che deve fare… Ma son pur sempre rogne. E che mi dite di Matteo Renzi? Sta per diventare Presidente del Consiglio e, ben presto, dovrà abbandonare il tranquillo scranno di sindaco di Firenze per Palazzo Chigi e sarà costretto a difendersi dagli amici, dai nemici, e da quelli che di lui se ne fregavano… Terrorizzato che, prima o poi, qualcuno possa dire: “Renzi, chi?”… Per cui dimenticate i vostri crucci privati, apritevi agli altri e ricordate il detto popolare “mal comune mezzo gaudio”, oppure “il cetriolo vola basso e, democraticamente, chi coio coio…”.

Romano Garofalo

Vignette di PV - Pietro Vanessi