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USA and getta.
Pubblicato venerdì 17 giugno 2016 alle 15:12:49 - By Lorenzo Zaccaria
Vignetta di Lorenzo Zaccaria
Donald J. Trump sta alla politica come la pizza con sopra le patatine fritte sta a Napoli. Eppure al giorno d'oggi un sacco di adolescenti prediligono la pizza con le patatine rischiando un linciaggio ogni volta che mettono piede in Campania.
Donald J. Trump sta all'economia come un fan di Renato Carosone sta ad un concerto di Fedez.
Donald J. Trump ha conoscenze di diritto, tattica militare, diplomazia, quanto ne ha Fabrizio Corona di filologia e critica dantesca.
Però nessuno chiede a Fabrizio Corona un'edizione commentata della Commedia o una collaborazione Carosone-Fedez mentre un sacco di Americani chiedono a Donald Trump di entrare nello studio ovale.
Il perché è una bella domanda che non dovrebbe essere sviata per snobismo dando degli ignoranti a tutto il suo elettorato (sebbene possano rappresentarne una considerevole parte).
Noi italiani siamo abituati a pensare che qua a casa vada tutto a rotoli mentre l'orto del vicino sia sempre verde e rigoglioso; ebbene questa è la prova che non è così. Ognuno ha un proprio bambino capriccioso che piange perché si è stufato del suo giocattolo e ne vuole uno nuovo e gli Stati Uniti hanno partorito Trump.
Lui si potrebbe considerare il leader di quella gang di bambocci viziati. Gente che sfrutta la disperazione del mondo causata da anni di delusioni e disagi. Una delusione che ha portato ad una sciagurata leggerezza: sottovalutare il potere distruttivo dell'ipocrisia di un candidato, estasiati come falene dalla luce della sua forza comunicativa.
Donald J. Trump non è politica, non è economia, non è legge civile né marziale, non è compromesso né dialettica; in altre parole, Donald J. Trump non è la democrazia.
Forse Trump non arriverà alla casa bianca ma questo non rende il fenomeno meno importante. I valori che la gente cerca nei propri candidati sono cambiati ed egli ne è il simbolo.Il problema è che, seppur sia vero che egli sia la novità e che non abbia nulla a che fare con la vecchia classe dirigente, "the Donald", anziché riparare la falla, promette di far affondare definitivamente la nave.
I vostri commenti...
In comune con Berlusconi ha che sono entrambi dei palazzinari. Quello che non si capisce è il motivo per cui è entrato in politica. Il nostro voleva evitare di far la fine di Gardini, e appena c'è riuscito, il profumo del potere gli ha dato alla testa. Se riuscisse a dar discredito agli USA tanto quanto Berlusconi ne ha dato all'Italia, andrebbe quasi quasi fatto un pensierino. Poi penso ad Obama, agli americani che lo hanno votato, e lascio perdere il cinismo per abbracciare una più più bella e sana speranza... nonostante Clinton in versione femminile.La cui versione maschile è poi quello che ha aperto la diga ai derivati che quasi ci hanno sommerso.