Quotidiano Multimediale Interattivo di Satira politica e di costume. Registrazione Tribunale di Rimini N.4 del 20 maggio 2014. Direttore responsabile: Romano Garofalo - mercoledì 15 gennaio 2025
Sommario
Animation Cartoon Collage

News

DONNE DU DU DU di Pietro Vanessi & Lucilla Masini

Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...

22 nov 2016 Leggi tutto >

Economicando

replica watches

19 nov 2016 Leggi tutto >

Satirichinson

  E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...

14 nov 2016 Leggi tutto >

L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016

Per tutto il mese di Luglio si terrà presso la Biblioteca Marconi di...

23 giu 2016 Leggi tutto >

Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.

Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.  BANDO DI CONCORSO...

04 mag 2016 Leggi tutto >
Bem Calavera - Grafico, illustratore, web designer

Chi di “sereno” ferisce, di “sereno” perisce…

Pubblicato mercoledì 16 aprile 2014 alle 20:59:54 - By Romano Garofalo

 

 

Vignetta di Mario Airaghi

 

Matteo Renzi ha sdoganato alla politica una parola, o meglio, una breve frase: “stai sereno”, utilizzata per la prima volta al fine di assicurare sulla stabilità del suo governo, l’ex presidente del Consiglio, Enrico Letta.


Da come sono andate le cose, non c’era poi tanto da “star sereno” da parte di Letta. Ed ora, quasi per una immediata nemesi della storia questa frase, che sta assumendo un tono vagamente iettatorio, viene rivolta a Matteo Renzi da alcuni suoi compagni di partito: la minoranza del PD con in testa Bersani, Cuperlo, D’Alema, Civati ecc.


Un vecchio proverbio dice: ”dagli amici mi guardi Iddio, perché dai nemici mi guardo io”. In effetti, ogniqualvolta Matteo Renzi sente Pierluigi Bersani e le sue pubbliche rassicurazioni sull’appoggio al suo governo e sull’invito “a star sereno”, sembra che faccia gli scongiuri in tutte le lingue possibili. Ha acquistato amuleti e talismani propiziatori di ogni tipo e si è attrezzato con le più moderne e collaudate tecniche antiiettatorie. In particolare:


- Ha affittato un “gobbo portafortuna” di origine napoletana (che i partenopei normalmente usano per vincere al lotto), da toccare sulla superficie ricurva ogniqualvolta vede nei paraggi gli esponenti della minoranza del PD.


- Ha fatto venire dagli USA, su suggerimento dell’amico Obama, un considerevole gruppo di pellerossa, vestiti secondo le antiche tradizioni a beneficio dei turisti bianchi che, in momenti particolarmente critici, hanno il compito di attuare “la danza antisfiga”, già collaudata con successo ai tempi del generale Custer che, come sappiamo, andò incontro ad una sanguinosa sconfitta.


- Infine, il più antico e scaramantico rito propiziatorio: il tocco ai testicoli, rappresentati da due palle di toro in bronzo massiccio che il premier tiene costantemente sulla propria scrivania e usa in situazioni speciali come quando viene a sapere che il leader Maximo gli ha inviato attestati di stima e di solidarietà e lo ha invitato a “star sereno”(r.g.)

 

Vignetta di Enrico Bertuccioli - EBERT

 

I vostri commenti...

Non ci sono ancora commenti per questo articolo...

Lascia un commento





Trascina per confermare!