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DONNE DU DU DU di Pietro Vanessi & Lucilla Masini
Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...
L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
Per tutto il mese di Luglio si terrà presso la Biblioteca Marconi di...
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...
Carta canta?
Pubblicato venerdì 11 novembre 2016 alle 14:25:01 - By Lorenzo Zaccaria
Vignetta di Fabio Magnasciutti
Ah il dolce sapore della conoscenza! Tanto prezioso e tanto utile. Pensate quale soddisfazione raggiunge un neo-laureato. Finalmente ha un pezzo di carta in mano! Ora può fare...ehm...vediamo...ora può...bé ad esempio si può...
La carta stampata rimane sempre il più importante mezzo di informazione. Al mattino ti prendi il tuo giornale, fresco e immerso dall'odore d'inchiostro che poi ti rimarrà tutto nelle mani. Che belli i giornali che ci informano su notizie che abbiamo già letto su Facebook, riportano ciò che i politici hanno già detto in televisione, insomma, che belli i giornali che ci dicono nuove notizie sentite il giorno prima...
Tuttavia nulla può sostituire un libro. Di quei fogli messi assieme, in formato tascabile, che ti procureranno tanti tagli alle dita. Quei libri che compri e poi riponi in uno scaffale ad impolverare da dove non li tirerai più fuori. Nulla sostituirà la bellissima sensazione delle pagine leggermente attaccate tra loro delle nuove edizioni oppure completamente attaccate che mentre le stacchi perdi anche la pagina. Oppure pagine con pieghe, errori di stampa, orecchie. Ah, i libri...
Ma d'altra parte senza un pezzo di laurea non ti prendono manco al bar sotto casa, senza i giornali non riusciremo più a coprire uova e pesci al mercato, senza libri diventeremo matti a leggere tutto dagli schermino degli e-reader. La carta è stata inventata molto tempo fa, ma forse ancora un piccolo contributo ce lo può ancora dare...
I vostri commenti...
La badante di mia madre, russa, dice che i libri posseggono una certa energia, anche chiusi, nel senso che intende l'amico di molte camminate in montagna, che ogni tanto abbraccia un albero proprio per fruire di quella energia che esso possiede. Non che il libro non abbia energia o che neppure l'albero non ne abbia, del resto anche noi abbiamo una certa energia, ma perché quella energia fluisca occorre che si trovi il modo giusto. Non so quale sia per la pianta, salvo il quello di mangiarne i frutti, che noi possiamo ricambiare con la cura. Per i libri, quella conoscenza potenziale che contengono, può essere trasmessa solo a chi li apra, li legga e capisca le parole e i concetti che vi sono memorizzati. Insomma, l'energia potenziale delle cose occorre fare in modo che fluisca, che diventi cinetica, ed in quel moto meccanico o della spirito si manifesta la vita. Anche quel pezzo di carta che certifica un certo potenziale, esprime tutta la tua energia, purché tu ti metta in gioco.
peccato che in questa finestra non si possano correggere gli errori di stompa...