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Webete, dall'Enciclopedia Italiancomics
Pubblicato giovedì 01 settembre 2016 alle 10:54:32 - By Lorenzo Zaccaria
Vignetta di Lorenzo Zaccaria
Il direttore del tg7 Enrico Mentana ha coniato un neologismo che potrebbe finalmente descrivere appieno certi animali da tastiera: webete.Non si può non accogliere positivamente la trovata del direttore quindi, volendo fare un passo verso la debellazione di questa terribile figura, voglio dare il mio contributo e fare il lavoro dell'enciclopedista in attesa che l'Accademia della Crusca passi questa neologismo come già ha fatto con il discutibile "petaloso".
Wèbete: agg. e s. m. e f. [crasi formata da Web forma abbreviata di (world wide) web, comp. di world «mondo», wide «vasto» e web «ragnatela, intreccio» + èbete dal lat. hebes -etis, propr. «spuntato, ottuso», der. di hebere «essere smussato», dall'enciclopedia Treccani]
- Colui che da prova, mediante commenti sul Web, di una deficienza cerebrale per mezzo di affermazioni senza alcun supporto logico o citazioni non attribuibili ad alcuna fonte sicura se non la Demenza in persona.
"Mi stavo giusto chiedendo se sarebbe spuntato fuori un altro così decerebrato da pensare e poi scrivere una simile idiozia. Lei pensa che il prossimo le sia simile ma non c'è distanza maggiore che tra il virtuoso e il virtuale [...]. Lei è un webete." (Mentana Enrico, giornalista)
Viene usato soprattutto come epiteto ingiurioso, anche come sost.: è un w.; sei una vera w.; commento da w.; solo degli w. possono condividere queste cose!.
In psicologia viene definita "sindrome di Mentana" (dal nome del suo scopritore) o del "coglionazzo da tastiera" e si sviluppa principalmente in individui che non presentano gravi squilibri nevrotici probabilmente a causa della piena assenza di nevrosi ed attività cerebrali.
Tutt'oggi si fatica a trovare un rimedio a questa malattia socio-virtuale, ormai sviluppata pandemicamente, poiché i soggetti raramente danno mostra di coscienza del proprio stato e rifiutano di riconoscere le eventuali diagnosi.