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Elezioni europee: Polvere di…Cinquestelle
Pubblicato lunedì 26 maggio 2014 alle 22:04:35 - By Romano Garofalo
Caro Beppe Grillo,
ci sono parole che portano decisamente sfiga e dovrebbero essere usate con parsimonia. Una di queste è certamente “vincere”.
“Vincere e vinceremo” urlava dal famoso balcone Benito Mussolini, ed è finito a testa in giù a Piazzale Loreto; Hitler, il tuo mentore, almeno secondo le tue dichiarazioni, confidava anche lui in una sicura vittoria, ed ha fatto una fine altrettanto ingloriosa.

Vignetta di Antonio Silvestri - Tauro
Per venire a tempi più recenti, Saddam Hussein non aveva dubbi che avrebbe sconfitto gli Stati Uniti, la più grande potenza militare che il mondo ricordi. Questo eccesso di fiducia non gli ha giovato perché lo hanno trovato nascosto in una buca, come un ratto, barba incolta ed apparente stato confusionale…poi, una corda al collo a forma di cappio…per non parlare di Muammar Gheddafi, anche lui arciconvinto della imminente vittoria contro le forze della coalizione occidentale.
Ed ora tu, Beppe, hai galvanizzato l’universo mondo dei tuoi sostenitori e li hai persuasi di sicura vittoria, convinto che, come il divino poeta, saresti uscito dall’inferno della partitocrazia per riveder le stelle del tuo movimento, splendenti e vittoriose…

Vignetta di Pierfrancesco Uva
Mica ti è andata tanto bene, eh, Beppe? Le tue stelle hanno fatto poca luce e sono miseramente cadute. Forse non era meglio creare un po’ di suspense e usare le parole del tipo: ”Potrebbe essere…se ci va bene…e sarebbe possibile…potrebbe accadere…un po’ di condizionale in certi casi non guasta.
Si, lo so, che tu “le spari grosse”, spesso neppure ci credi a quello che dici, ma i tuoi elettori, anime candide ed ingenue, potrebbero crederci. In questo caso, la disillusione potrebbe portare a gesti inconsulti o situazioni incresciose, come quel tal commercialista del Casalpusterlengo che, una volta conosciuti i dati definitivi della consultazione elettorale, ha dato “i numeri”… del lotto. Elettori e simpatizzanti grillini ci hanno creduto e li hanno giocati sulla ruota di Bari: non sono usciti e ci hanno rimesso una paccata di soldi…
Oppure quella casalinga di Abbiategrasso, fervente sostenitrice dei Cinquestelle, che già aveva preparato i festeggiamenti: pranzo succulento per duecento persone. Grande disillusione anche per lei ma, per non mandare a male tutto quel ben di Dio, lo ha mangiato tutto, insieme alla sua famiglia, elettori pentastellati anche loro. Risultato: lavanda gastrica per i familiari, ricovero al neurodeliri per lei…
Per non parlare di quel tal commerciane all’ingrosso di frutta e verdura di Treviso, grande fan dei comici di Colorado Cafè, che si era convinto, per uno strano caso della sorte, che votando Cinquestelle il valore delle zucchine e delle cazzate sarebbe “andato alle stelle”, letteralmente. La caduta è stata repentina e tutt’altro che indolore.

Vignetta si Franco Stivali
Come vedi, caro Beppe, le parole hanno un senso e vanno “maneggiate con cautela” perché possono provocare guai seri e, per dirla alla Scajola, a tua insaputa…(r.g.)
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