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DONNE DU DU DU di Pietro Vanessi & Lucilla Masini
Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...
L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
Per tutto il mese di Luglio si terrà presso la Biblioteca Marconi di...
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...
I radical-chic di Capalbio...
Pubblicato sabato 20 agosto 2016 alle 08:11:47 - By Alfio Krancic
Vignetta di Alfio Krancic
"A Capalbio nobili ambientalisti, boiardi di Stato e intellettuali ex comunisti non vogliono i profughi, non vogliono la strada, non vogliono nulla, perché le loro vacanze non possono essere disturbate".
Ferragosto. Il governatore toscano Enrico Rossi, nella sua pagina Facebook, rivolge parole molto critiche ai capalbiesi, e ai cosiddetti “radical-chic”, villeggianti dell’ intellighenzia di sinistra, che non vedono di buon occhio l’’arrivo di 50 profughi nel prestigioso borgo della Maremma.
Nell’enorme confusione ideologica, in questa politica del “tutti contro tutti”, eccoci ad una possibile faida interna tra la sinistra delle salsicce e delle feste in piazza dove “l’accoglienza” forse ha ancora un suo significato, e la sinistra degli intellettuali “radical chic” di Capalbio.
Appassionata è la difesa che ne fa della "categoria" Eugenio Scalfari: “radical-chic sono una definizione coniata dalla destra populista e qualunquista che però ha trovato qualche corrispondenza anche nel marxismo ufficiale. I radical-chic sono illuministi e volterriani, tra i loro personaggi di culto campeggiano Einstein, Keynes e Roosevelt. La definizione di radical-chic all'inizio gli sembrò insultante ma adesso se ne sentono onorati vista la sponda da dove proviene”.
Già, però resta il fatto che, con buona pace di Einstein, Keynes e Roosevelt, i radical- chic di Capalbio i migranti non li vogliono. Sono radical-chic di seconda generazione, pseudo radical-chic, radical-chic pentiti, oppure, semplicemente teorizzano, dall’alto della loro intellettualità, l’accoglienza “in casa degli altri"?