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DONNE DU DU DU di Pietro Vanessi & Lucilla Masini
Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
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L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
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Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...
And the Winner is.... il Prepensionamento
Pubblicato domenica 19 giugno 2016 alle 09:03:17 - By Nicola Luccarelli
Vignetta di Cecigian
Dopo una vita di lavoro e sacrifici arriva per tutti la meritata pensione. Finalmente un po' di tempo da dedicare alla famiglia, ai nipotini a noi stessi. Ma questo non è altro che il solito miraggio, il sogno infranto di milioni di italiani che si ritroveranno per l' ennesima volta con una mano davanti e l' altra di dietro (scusate il francesismo non voluto).
Dopo la Fornero e gli Esodati (un popolo di senza nome e patria), arriva il prepensionamento, un altro 'papocchio' ideato dalle menti eccelse del nostro governo. Tutti quelli che hanno avuto la sfortuna o la fortuna di essere nati tra il 1951 e il 55, potranno accedere al pensionamento anticipato fino a tre anni, rispetto all' età di 66 anni e 7 mesi.
Ma per ottenere il meritato riposo, si dovrà richiedere un anticipo sotto forma di prestito, che il fortunato vincitore dovrà, poi, restituire in 20 anni sulla pensione normale. Cosa significa questo?
Semplice, che poco alla volta l' assegno pensionistico si assottiglierà fino a scomparire, praticamente, del tutto. Con una mano il governo elargisce e con l' altra li rivuole con gli interessi, in questo caso del 15%. Qui non si scherza mica, quando ci sono in ballo i soldi pubblici, gli unici a poterli sperperare a proprio piacimento, sono proprio i nostri politici.
Ma alla fine di tutto questo panegirico, mi sorge una domanda: ma questi pensionati anticipati, come faranno a campare e alla stesso tempo restituire il danaro? Lo scopriremo nella prossima puntata, sperando che ci siano ancora pensioni e pensionati.
I vostri commenti...
Durante l'estate la formica lavorava duramente, mettendosi da parte le provviste per l'inverno. Invece la cicala non faceva altro che cantare tutto il giorno. Poi arrivò l'inverno e la formica ebbe di cui nutrirsi, dato che durante l'estate aveva accumulato molto cibo. La cicala cominciò a sentire i morsi della fame, perciò andò dalla formica a chiederle se poteva darle qualcosa da mangiare. La formica le disse: "io ho lavorato duramente per ottenere questo e tu che cosa hai fatto durante l'estate?" "Ho cantato." rispose la cicala. La formica esclamò: "Allora adesso balla!"
Esopo.
Morale: chi nulla mai fa, nulla mai ottiene. Tanto più se appartiene alla categoria del "Piove, governo ladro!"