Ogni periodo storico è contraddistinto da qualcosa che lo “identifica”, che permette di capirlo ed adattarvisi al meglio delle nostre possibilità. Ma questo periodo, no. Come pensate si possa definire il tempo in cui viviamo? Non ricordo, nei miei non pochi anni, di aver vissuto una situazione come quella attuale. La maggior parte di noi è costretta ormai a navigare a vista, senza alcuna certezza o sicurezza per il futuro.

È altrettanto vero che ogni periodo storico ha avuto le sue difficoltà. La mitica età dell’oro dove tutto va bene e ognuno vive felice e contento è solo una poetica immagine letteraria. Tuttavia in ogni periodo, in qualche modo si individuavano le difficoltà e si approntavano gli strumenti più idonei a risolverle.

Al contrario questo è il tempo in cui non ci si capisce niente, siamo nella confusione più totale, nessuno sa cosa fare. Gli scandali si susseguono ad un ritmo impressionante. È cronaca di questi giorni, ed è esemplificativa della situazione generale del paese, quanto sta emergendo a Roma ove una cricca affaristico-mafiosa coinvolge criminalità comune, mondo della politica, mondo imprenditoriale, in un intreccio che tutto ammorba e tutto inquina, di fronte al quale il cittadino comune si sente indifeso.

Ed ecco che si corre il rischio di lasciarsi andare alla sterile protesta, alla solita espressione un po’ qualunquista, ma liberatoria perché individua il colpevole di ogni male: “PIOVE, GOVERNO LADRO!!!” ESCLAMAZIONE CHE OGNI COSA INGLOBA, MA NULLA SPIEGA.

(r. g.)