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Matteo Renzi Story…

Pubblicato martedì 25 febbraio 2014 alle 18:08:33 - By Romano Garofalo

 

 

Ed ecco arrivato il momento di Matteo Renzi. Non si può certamente dire che non si parli di lui, in questo periodo, dai suoi molti detrattori e dai suoi pochi amici. Sembra quasi che, novello Don Chisciotte, si appresti a combattere contro i mulini a vento, e questo ce lo rende, per ora, abbastanza simpatico: avremo tempo per considerarlo un “uomo di potere” che, come tale, ci starà sui “gabbasisi”, come direbbe Andrea Camilleri.


Ma andiamo con ordine: alcuni giorni fa c’è stato il consueto scambio della “campanella” tra l’uscente Enrico Letta ed il subentrante Matteo Renzi. Dobbiamo dire che la cerimonia non è stata tra le più cordiali ed indolori e questo, ammettiamolo, costituisce il “peccato originale” del governo Renzi.


>>Enrico, stai sereno!<< Ricordate?... E’ giù, una bella mazzata tra capo e collo da parte di un toscanaccio tosto ed impertinente… Ma la cosa non ci ha sorpreso più di tanto, a dispetto dell’opinione dei detrattori: son fatti consueti della politica e, almeno in questo caso, tutto è avvenuto alla luce del sole e il nostro Matteo ci ha messo la faccia…di bronzo.

 

Senza rancore

Vignetta di Marco Vuchich

 

Si è poi passati al consueto discorso d’insediamento, scandito da numerose contestazioni, al punto che Matteo, nell’imbarazzo di una situazione difficile si è messo una mano in tasca, quasi a cercare mentalmente un “sostegno ideologico” alle proprie tesi: in realtà il gesto si è poi rivelato come un tentativo di stabilire un “raccordo” con gli unici due amici che gli sono rimasti sempre fedeli e che non lo hanno mai tradito, fino ad ora…

 

Una grattata ti allunga la vita

Vignetta di Roberto Mangosi

 

Non sono mancate poi le critiche di chi sostiene che Matteo Renzi sia solo un Berlusconi più giovane. Anche se, ancora non quanto lui “spregiudicato”. Ma diamo tempo al tempo, si son detti i detrattori: se son rose…sfioriranno. Secondo costoro il progredire dell’età non gioca a favore di Matteo Renzi…e neppure degli Italiani.

 

Età del loro

Vignetta di Antonio Silvestri - Tauro

 

Ci sono poi i dissidenti come Beppe Civati, che però il nostro Matteo spera di archiviare presto con la ben nota e collaudata espressione “Civati, chi?”. E poiché il gioco gli è già riuscito con Gianni Cuperlo e Stefano Fassina, non è detto che non ci riesca ancora. Alle volte i detti popolari trovano un’esatta corrispondenza nella realtà: non c’è il due senza il tre.

 

Il due di picche

Vignetta di Ignazio Piscitelli

 

Infine, “dalle stelle alle stalle”, letteralmente: c’è sempre in agguato la possibilità di cadere in un prodotto, purtroppo, assai gettonato nell’Italia in questi ultimi anni. Sicuramente sgradevole, ma anche profondamente democratico: infatti, se ci si monta la testa e si eccede in vanità e protagonismo, aspetta al varco ciascuno di noi, umili e potenti, uomini delle istituzioni e semplici cittadini, per cui, Matteo Renzi, un consiglio da amico: occhio a dove metti i piedi… (r.g.)

 

L'esibizionista

Vignetta di Giulio Laurenzi

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