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Il Gattopardo - due, ovvero “il cambiamento che non cambia”…
Pubblicato domenica 03 gennaio 2016 alle 18:19:31 - By Roberto Mangosi
Vignetta di Roberto Mangosi
E’ rimasta famosa la frase del celebre libro “Il Gattopardo” dello scrittore Tomasi di Lampedusa, riferita alla Sicilia dell’epoca “tutto cambia per nulla cambiare”…
Dal tempo del Gattopardo ne sono passati di anni, ma questo paese, nella sostanza, è rimasto immutabile come la Sfinge egizia.
Ora è arrivato il rottamatore, Matteo Renzi, che ha promesso una “svolta radicale”, ma utilizza i sistemi e il vecchio armamentario politico del passato più deteriore, pescando “qua e là” il sostegno al suo governo, secondo le convenienze del momento.
Ma una cosa è cambiata rispetto al passato: il consenso, a causa dei molteplici mezzi di informazione, è molto più “volatile e mutevole”, per cui il potere in poco tempo si acquista ed altrettanto velocemente si può perdere.
Sarà pertanto vera gloria? Se va avanti di questo passo, ci crederà solo lui ed i suoi sodali quando, accanto al caminetto, precocemente invecchiati, riandranno con la memoria agli antichi fasti…
“ Ti ricordi, Matteo, quando ancora contavano tanto nel paese?...eh, te lo ricordi? “E come no, Maria Elena…bei tempi…quando quel tipo sempre arrapato… come si chiamava… si, Berlusconi …si era fatto infinocchiare con il patto del Nazareno, mentre Salvini..a proposito che fine ha fatto Salvini ?...
”E’ un pezzo che non lo sento, Matteo ….anche lui sembra che abbia abbandonato la militanza politica ed abbia messo su un negozio di felpe a Casalpusterlengo”…
Ah, bei tempi, bei tempi, Matteo…a chi lo dici Maria Elena, a chi lo dici…ma passami il plaid per favore… rg