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PNC-La tecnica di “rincoglionimento di massa” dei politici
Pubblicato mercoledì 05 febbraio 2014 alle 11:30:49 - By Romano Garofalo
Vignetta di Andrea Bersani
Ne sono consapevole da tempo, eppure mi sorprende sempre vedere come i vignettisti riescano a fotografare e interpretare la realtà “più e meglio” di quanto non possa fare un elaborato pezzo giornalistico.
Da tempo avevo anche notato la tecnica di persuasione di massa adottata da Silvio Berlusconi che consisteva nel ripetere fino allo sfinimento, ripetutamente, ossessivamente, un semplice concetto (vero o falso che sia, non importa) fino a farlo diventare “vero”. Vedi ad esempio “l’uso politico della giustizia”. E’ difficile pensare che decine di magistrati, di diverso orientamento, si riuniscano in gran segreto per ordire trame e orientare la politica nazionale. Eppure, ormai ci crede persino la famosa “casalinga di Voghera”. Ora questa tecnica sembra sia stata adottata anche dalla premiata ditta Grillo – Casaleggio. Vedi, ad esempio, un concetto altrettanto semplice come “tutti a casa”, ripetuto più e più volte in maniera ossessiva.
Che vuol dire “tutti a casa”? Nel corso della storia solo dopo rivoluzioni violente e sanguinarie, un’intera classe politica è stata sostituita con una nuova… Spero e penso che i 5 stelle non vogliano arrivare a questo.
E allora? Eppure, i Grillini duri, puri, e incazzati ci credono… Esiste anche un termine che, confesso, ho appreso da poco e che definisce tutta questa cosa: “La tecnica del PNC (Programmazione neurolinguistica)”, intesa come una strategia di comunicazione.
Dunque, la propaganda politica è passata dai comizi nelle piazze, all’utilizzo prima della radio, poi della televisione, e ora della rete, per arrivare infine alla programmazione neurolinguistica che, tradotta in volgare, significa tecnica di “rincoglionimento totale”. Come ci possiamo difendere? Beh, ad esempio “spegnere il cervello” quando i politici tentano di “raccontarvela” e magari guardare le vignette degli umoristi: forse vi rincoglioniscono anche loro, ma almeno vi regalano un sorriso…(r.g.)