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DONNE DU DU DU di Pietro Vanessi & Lucilla Masini
Sabato 26 novembre • ore 19, Pietro Vanessi & Lucilla Masini presentano: "Donne...
Satirichinson
E' uscito il libro SATIRICHINSON di Mario Airaghi con la saga dei personaggi dalle...
L'Italia in satira, dagli anni '70 ai giorni nostri - Roma - Luglio 2016
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Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita.
Concorso internazionale di satira disegnata a partecipazione gratuita. BANDO DI CONCORSO...
La visita del Presidente iraniano Hassan Rohani…
Pubblicato mercoledì 27 gennaio 2016 alle 20:28:49 - By Enrico Bertuccioli (EBERT)In occasione della visita del Presidente iraniano Hassan Rohani in Campidoglio, la prima in un paese europeo da quando è diventato presidente, sono state coperte da pannelli bianchi alcune statue di nudi dei Musei Capitolini. Questo, per rispetto verso la cultura islamica, che non ama la rappresentazione della nudità.
Vignetta di Giuseppe La Micela
Tutti si sono detti “indignati” della scelta di coprire le statue, e non solo per la “mancata reciprocità” (le ministre occidentali devono coprirsi il capo col velo quando visitano l’Iran) ma perché indicavano un tentativo di ingraziarsi il Presidente iraniano in vista di importanti commesse commerciali, abdicando però ai “valori e alla identità culturale” del nostro paese.
Come spesso succede in Italia, il fatto non ha avuto né padre né madre. Il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, infatti ha definito la decisione di coprire le statue “incomprensibile” ed ha aggiunto che, in ogni caso, spettava alla presidenza del consiglio.
Matteo Renzi, manco a dirsi, non ne sapeva nulla…
Vignetta di Roberto Mangosi
Rouhani ha smentito che ci fossero stati contatti precedenti o richieste particolari da parte del governo iraniano ed ha definito la storia delle statue coperte “ una questione giornalistica”. << Non ci sono stati contatti a questo proposito. Posso dire solo che gli italiani sono molto ospitali, cercando di fare di tutto per mettere a proprio agio gli ospiti, e li ringrazio per questo<<, ha affermato.
Comunque, ormai si è creato un precedente per cui in futuro, in occasione di qualche visita di Presidenti arabi, di fede musulmana, non sarà improbabile vedere le bellezze pittoriche e plastiche del nostro paese, che tutto il mondo ci invidia, “belle e impacchettate” per non offendere l’altrui sensibilità.
Certo che la “islamizzazione” dell’Europa, tanto temuta e deprecata dalla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, potrebbe passare anche dai “mutandoni” messi al David di Michelangelo, o da una “canotta della salute”, indossata dalla Venere di Milo.
Vignetta di Ebert