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“Il Mondo in una Vignetta” di Paride Puglia: Signore e Signori, ecco Bruno Vespa in onda dai paesi alluvionati…

Pubblicato giovedì 20 novembre 2014 alle 09:30:30 - By Paride Puglia

 

satira del rio

 

Vignetta di Paride Puglia

 

 

Il sottosegretario Del Rio si è recato, recentemente, presso gli alluvionati del Veneto ed ha portato la lieta novella: i comuni toccati dall’alluvione potranno “sforare” il patto di stabilità, cioè quella norma comunitaria che, semplificando, al fine di contenere il debito pubblico, limita la capacità di spesa dei comuni stessi.


Incredibili scene di giubilo tra gli abitanti dei comuni interessati: chi schizza fuori dal fango e saltella festoso quasi avesse vinto la lotteria; chi, letteralmente  sommerso dall’acqua, emerge improvvisamente e leva le mani al cielo in segno di ringraziamento; e chi, infine, sguazzando tra acqua e fango, comincia a fare una specie di danza propiziatoria intorno al segretario Del Rio, commosso fino alle lacrime per una tal dimostrazione d’affetto.


Non abbiamo notizie di prima mano, ma questo è quanto ha documentato un reportage di Bruno Vespa che si è recato sul posto per realizzare il servizio che, a breve, andrà in onda in uno speciale dal titolo: “ Pie illusioni e parole in libertà”…

 

(r. g.)

I vostri commenti...

Postato da Einrix :: sabato, 22 novembre 2014 - 17:09:44

La natura è bella perché non guarda in faccia a nessuno e fa quello che le pare, da che mondo e mondo. Visto che l'acqua deve scendere a valle, non è un problema suo che ci vada in un modo o nell'altro. Le hanno fatto uno sbarramento? Nessun problema: o la fanno scendere per altra via, oppure lei aspetta che il livello si alzi al di sopra delle difese. Fa tenerezza chi fa una strada a mezza costa, approfittando del bel tempo. Poi d'un tratto, come in una fiumana, viene giù rotolando tutto, ripulendo quel che c'è da ripulire. E l'uomo che vuole la strada sul costone di una montagna o una casa sul greto del fiume, riprende a costruire le case e le strade, in una lotta senza fine che lui chiama progresso e la natura è li incuriosita, intenta ad osservarlo.
Ma ci sono altre letture di questa umana vicenda alle prese con una natura che vorrebbe sottomettere senza averne le capacità. Così compaiono dei sottosegretari, dei patti di stabilità, i debiti pubblici, e naturalmente la gente che ora sguazza nel fango, mentre un tempo era tutta fiera della casa che si era costruito o della strada che lo conduceva alla propria dimora senza la fatica pedestre di un tempo. Quanta fantasia ha questa gente che si sente creata da Dio, come se quel Dio poi, non fosse la natura stessa che gli sposta la casa e la strada, quando loro insistano per violarne impunemente le leggi.

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